Së Trei Aval Parlése

Së Trei Aval Parlése ...

Se Punta Tre Valli parlasse ...

di Guido Baret

GBF Grafica Val Chisone, Perosa Argentina 1995

Questa interessante raccolta di articoli si apre con una breve presentazione geografica, che consente al lettore di conoscere l'esatta delimitazione delle "Tre Valli", anticamente designate come "Val Prajalà, Val San Martin, Val Peirouzo".

Ad alcune notizie sulla formazione geologica del territorio e sui primi insediamenti umani della zona, segue una sintetica e chiara descrizione degli avvenimenti che hanno interessato la Val Perosa, a partire dall'anno mille fino ai nostri giorni.

In questa carrellata attraverso i secoli si ripercorrono le tappe che hanno segnato l'esistenza degli abitanti della valle, divisa geograficamente dal corso del torrente Chisone in due zone distinte, i cui eventi storici differiscono notevolmente tra di loro in determinati periodi del passato: "l'adréit", sul versante orografico sinistro, a varie riprese sotto il dominio francese, e "l'ënvèrs", sul versante destro, sottoposto quasi ininterrottamente all'autorità sabauda a partire dal XIII secolo e zona di insediamento valdese, di cui vengono tracciate a grandi linee le alterne, tristi vicissitudini.

Su questo contesto storico si innestano i vari temi successivi, la cui trattazione si amplia via via, toccando aspetti, attività e usanze della vita locale d'un tempo, sobria nel suo scorrere quotidiano, ma ricca di valori morali e culturali.

Si scopre così, a poco a poco, la "gente della nostra terra", gente coraggiosa e laboriosa, la cui storia, sempre rigorosamente documentata, viene ricostruita attraverso testimonianze esistenti sul territorio o evocata da fatti passati e recenti particolarmente significativi.

Il lettore viene pertanto piacevolmente guidato, con un continuo passaggio dal passato al presente e viceversa, in un itinerario sempre diverso, principalmente nelle vallate in cui si è svolta "la storia dei nostri antenati", ma anche nella più vasta area occitana e nelle terre lontane in cui, ad opera di coloni od emigrati, si so no tramandate le antiche tradizioni.

Numerosi articoli, scritti in "patouà" e corredati da traduzione, evidenziano l'importanza attribuita dall'autore all'uso del provenzale alpino, componente fondamentale del patrimonio culturale locale.

Alcuni "ritratti" di personaggi caratteristici, posti in apertura e in chiusura della trattazione più propriamente storica, aggiungono al quadro locale un tocco efficace.

Gli articoli presenti nella raccolta sono stati per la maggior parte pubblicati sul periodico "La Valaddo", il che testimonia dell'impegno profuso dall'autore a favore di quest'Associazione, in tanti anni di collaborazione.

I. C.